All’interno del progetto “IL TRAMPOLINO” che tratta del tema della disabilità, dell’inclusione, dell’autonomia, del “dopo di noi “ e che vede coinvolti i comuni di Grugliasco, Rivoli, Collegno e Rosta, si tiene una piccola rassegna cinematografica con proiezione di film sui temi trattati.

I cittadini sono invitati a vedere un film “molto particolare”, da non perdere, un inno alla vita: SI PUO’ FARE con la regia di Thomas Torelli - Italia 2023 - 90 minuti, presso il Teatro Perempruner, a Grugliasco, in piazza Matteotti 39, il 13 luglio, alle 18. Ingresso gratuito.

Niente può limitare un sogno… Matteo Gamerro, il protagonista del documentario ha 42 anni e vive a Barone Canavese. All’età di 19 anni ha scoperto di essere affetto dalla sclerosi multipla. Ex atleta, viaggiatore, laureato in ingegneria aereonautica, nel tempo ha progressivamente perso l'uso delle gambe, delle braccia, dell’intero corpo, e poi la voce, il controllo della deglutizione: 20 anni di malattia gli hanno devastato il corpo, ma non ne hanno sconfitto lo spirito. Matteo ha imparato a convivere con la malattia, guardando avanti, con una forza straordinaria e inarrestabile. Nel 2021 e nel 2022, ha percorso oltre 1.200 km del tratto italiano del Cammino di San Michele, dalla Sacra di San Michele, in valle di Susa, fino a Monte Sant'Angelo, sul Gargano, su un speciale sedia a rotelle chiamata "joelette” per sentieri non battuti, tratturi, antiche vie romane o vie cave etrusche, tirato e spinto da centinaia di amici e persone incontrate che si sono spontaneamente unite lungo il percorso, una sorta di Forrest Gump. Una avventura straordinaria, un inno alla vita, un viaggio che è simbolo di resilienza perchè la vita, nonostante la malattia, può essere sempre degna di essere vissuta.

Da questo viaggio è stato tratto il docufilm SI PUO’ FARE, che Matteo vorrebbe fosse il suo lascito ai giovani, alle scuole, a tutti quelli che, ben più fortunati di lui, gettano via la vita senza il coraggio di coltivare i sogni. Alla proiezione saranno presenti Matteo Gamerro con Teresina e Roberto, i suoi genitori.